Manchester City al Tas, in ballo c’è il futuro

Una battaglia tra super avvocati

Ma il caso in discussione al Tas è importante anche per il fair-play finanziario, il sistema di stringenti regole che l’Uefa ha ideato per evitare uno sbilanciamento eccessivo tra spese e ricavi. Negli anni ha colpito alcuni grandi club (in Italia Milan, Inter e Roma), in Europa la vicenda più clamorosa è appunto quella del City (il Psg ha invece limitato i danni e la punizione più recente è l’esilio di un anno del Trabzonspor dalle coppe). L’udienza durerà tre giorni. Se la sentenza di febbraio dell’Uefa venisse confermata, sarebbe un guaio economico per il club dello sceicco Mansour, durante una fase resa particolarmente delicata dalla crisi finanziaria dovuta alla pandemia. Il Financial Times rileva che “il calibro delle squadre legali scelte per il contenzioso dimostra quanto sia alta la posta in gioco”. Il Manchester City è infatti rappresentato da David Pannick di Blackstone Chambers e Paul Harris di Monckton Chambers: Lord Pannick è uno dei più famosi avvocati britannici, affiancato dal noto studio londinese Clifford Chance. Il team legale dell’Uefa è guidato da Jan Kleiner, dello studio svizzero Bär & Karrer, e da Mark Phillips, dello studio londinese South Square Chambers, noto per il ricco curriculum in casi sportivi e finanziari. Secondo il Financial Times, il City attaccherà il sistema stesso su cui si poggia il FFP, sostenendo che violi il principio della libera concorrenza.

Fonte: Repubblica.it

Autore dell'articolo: Redazione