NEW YORK (Stati Uniti) – La ‘bolla’ di Orlando sta funzionando, forse anche oltre ogni legittima aspettativa. L’Nba e l’associazione giocatori (Nbpa) hanno infatti comunicato che i test per la ricerca del Covid-19 effettuati sui 346 giocatori presenti nel complesso di Disney World dallo scorso 13 luglio non hanno prodotto risultati positivi. Una notizia a suo modo straordinaria, che dimostra come l’idea di isolare i protagonisti del massimo campionato nordamericano si stia rivelando più che vincente. E che potrebbe rappresentare un grande passo in avanti per la ripresa del campionato, che dopo lo stop dell’11 marzo per l’emergenza sanitaria legata alla pandemia di Coronavirus dovrebbe ricominciare il prossimo 30 luglio, anche se a partire da mercoledì ognuna delle 22 squadre disputerà tre gare di pre-season.
Guarito dal Covid, anche Westbrook a Orlando
Durante la prima settimana trascorsa ad Orlando, tra il 7 e il 13 luglio, due giocatori sono stati trovati positivi: uno di questi era Russell Westbrook, granitico playmaker di Houston Rockets, che è finalmente guarito (ma è sempre stato asintomatico) e dopo aver terminato la sua quarantena si appresta dunque a raggiungere i compagni di squadra così come capitato all’altra stella del quintetto texano, James Harden, aggregatosi in ritardo per motivi familiari. Altri 19 casi erano stati registrati prima che le squadre viaggiassero in Florida per confinarsi nella famosa ‘bolla’ di Orlando.
I roster delle squadre: ci sono Gallinari, Belinelli e Melli
Insomma, un successo a tutto tondo per l’Nba, che ha anche annunciato i roster delle 22 squadre che si sfideranno per l’anello a partire dal 30 luglio nel complesso Disney World. Presenti ovviamente i tre italiani che giocano nel torneo più importante del mondo, ovvero Danilo Gallinari (Oklahoma City Thunder), Marco Belinelli (San Antonio Spurs) e Nicolò Melli (New Orleans Pelicans). Gli unici giocatori idonei a partecipare alla ripresa della stagione sono quelli presenti in questi elenchi ufficiali o quelli che eventualmente saranno chiamati a sostituire i cestisti inseriti nelle liste secondo le regole della Nba. La franchigia più a ranghi ridotti al momento è Portland che può disporre soltanto di 13 giocatori. I Brooklyn Nets sono arrivati in Florida con 14 effettivi, mancano all’appello Durant, Irving e Claxton. Due squadre hanno il roster a 15, sette hanno portato a Orlando 16 giocatori, mentre sono 11 quelli ‘al completo’ con 17 elementi.
Fonte: Repubblica.it