Ciclismo, Tour de France

MILLAU – Il Covid, ce n’eravamo quasi dimenticati. Ci ha pensato un profilo social molto seguito, Pro_tour_cycling, a ricordare a tutti che questo Tour è sotto scacco e che la pandemia potrebbe presto o tardi metterla lei la maglia gialla. La lettura è fantasiosa: se lunedì, il primo giorno di test obbligatori per tutti, tre corridori, non necessariamente della stessa squadra, dovessero essere trovati positivi al Covid, il Tour si fermerebbe ma non verrebbe annullato. Farebbe fede e albo d’oro la classifica di quel momento. Ossia quella di domenica sera, quella scaturita dalla tappa di Laruns.

Fantasiosa e priva di fondamento, questa lettura, come lo sarebbe qualunque altra. Perché non c’è un regolamento ad hoc e Prudhomme, Aso e chi per loro non hanno uno strumento tecnico-giuridico cui fare riferimento. Tanto che se il Tour dovesse essere fermato e non assegnato, la questione potrebbe essere posta dalla squadra del corridore in maglia gialla in quel momento al giudizio di qualche tribunale dello sport nazionale o internazionale, come il Tas.

Ma andiamo per gradi. Lunedì, sulla costa atlantica, nella zona della Charente-Maritime, tutti i corridori e gli staff delle 22 squadre (in tutto oltre 600 persone) dovranno sottoporsi a tampone anti-Covid. La regola fin qui accettata e condivisa dice questo: se due di una stessa squadra, siano essi corridori o membri dello staff, vengono trovati positivi, la stessa squadra è costretta a chiudere baracca e tornare a casa. Fosse anche la squadra della maglia gialla. Ma se le squadre da escludere per ragioni sanitarie fossero più di una? Verrebbero considerati semplicemente corridori ritirati o la corsa verrebbe fermata completamente, come accaduto per esempio alla Parigi-Nizza, dove il sindaco della città della Costa Azzurra impedì che la corsa si concludesse nella sua sede naturale? In quel caso, pur con una tappa in meno, il successo è stato assegnato a Maximilian Schachmann. Il Tour, quindi, potrebbe davvero finire domenica?

Fonte: Repubblica.it

Autore dell'articolo: Redazione