Mercato NBA, Houston fissa il prezzo per Harden

A guardarla da fuori, uno potrebbe pensare che in casa Houston Rockets ci sia il panico più totale. Dopo gli addii di due colonne della franchigia come l’allenatore Mike D’Antoni e il GM Daryl Morey, anche le due stelle Russell Westbrook e James Harden hanno reso noto il loro malcontento dicendo di voler cambiare aria. Il nuovo GM Rafael Stone, promosso dopo aver fatto parte per anni dello staff di Morey, non intende però perdere la calma: secondo quanto detto a ESPN, nessuno dei due giocatori verrà scambiato a meno che non venga raggiunto il prezzo richiesto — anche a costo di cominciare la stagione in una situazione “scomoda” con entrambi i giocatori scontenti nello spogliatoio. E il prezzo non è decisamente basso: per Harden i Rockets vogliono una giovane stella che ha già dimostrato il suo valore in NBA e un enorme pacchetto di scelte al Draft. Con i Milwaukee Bucks che ne hanno appena cedute tre (più due scambi di scelte) per Jrue Holiday, i Rockets si sentono nella posizione di chiedere ancora di più per il proprio numero 13, che ha ancora due anni di contratto garantiti più un’opzione per il terzo anno a suo favore. Stesso discorso anche per Westbrook, per il quale però la richiesta è più bassa: basterebbe un asset forte, sottoforma di giovane giocatore talentuoso o scelte multiple al Draft (pare che Houston, dopo aver preso la 16 da Portland per Robert Covington, sia alla ricerca di ulteriori scelte in questo Draft tra primo e secondo giro).

I Rockets in ogni caso non si sentono obbligati ad accontentare Harden mandandolo a Brooklyn, la sua destinazione preferita insieme ai Philadelphia 76ers. E proprio per quanto riguarda Harden e i Nets è stata riportata un’altra voce interessante: secondo quanto detto da Adrian Wojnarowski di ESPN, il Barba vedrebbe la riunione con Kevin Durant e Kyrie Irving come una “tappa” di due anni per provare a vincere il titolo NBA, decidendo poi il suo prossimo passo nel 2022 quando potrà uscire dal contratto. Una posizione che potrebbe raffreddare l’interessamento dei Nets nei suoi confronti, vista anche l’ingente richiesta di scelte da parte di Houston e il tremendo precedente dello scambio con Boston per Kevin Garnett e Paul Pierce, cedendo praticamente tutto il proprio futuro al Draft (con scelte che sono poi diventate Jaylen Brown e Jayson Tatum). Insomma, anche a Brooklyn dovrebbero pensare seriamente se vale la pena cedere tutto per un giocatore che non si vede come parte della franchigia a lungo termine: ma considerando che anche Durant e Irving possono uscire dal contratto nel 2022, potrebbero ritrovarsi con le mani legate.

Fonte: Sky Sport 

Autore dell'articolo: Redazione